Confesercenti: anno nero per il commercio, confermato il rallentamento della spesa delle famiglie
Nonostante le feste natalizie, il mese di dicembre è stato pessimo per i negozi con le vendite delle piccole superfici che hanno registrato una flessione di 2,2 punti rispetto al dicembre del 2017, con un picco negativo di -3,6% per gli alimentari, uno dei risultati peggiori dell’anno. Così Confesercenti commenta i dati delle vendite al dettaglio diffusi dall’Istat.
L’associazione precisa però che la frenata non coinvolge solo i piccoli. “Nemmeno la crescita di web e discount basta a riportare in attivo il bilancio dell’anno, che per il commercio si chiude con una diminuzione in volume delle vendite dello 0,2%, che per le piccole imprese arriva a -1,8 punti percentuali, mentre nel 2017 la caduta si era “fermata” a -0,5%”.
La caduta complessiva delle vendite – dice Confesercenti – è la spia di un indebolimento ulteriore dei consumi delle famiglie. “Il rallentamento internazionale è una magra consolazione: la nostra economia continua ad essere il fanalino di coda dell’Europa, crescendo poco quando c’è ripresa e perdendo molto più degli altri in caso di frenata”, commenta la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise. “Adesso è fondamentale mandare un segnale alle imprese e alle famiglie per dissipare le incertezze. Innanzitutto, confermando lo stop agli aumenti IVA previsti dalle clausole di salvaguardia, che appaiono sempre più difficili da rispettare, ma anche puntando con maggior decisione a sbloccare gli investimenti ed il credito, le leve di crescita più efficaci per contrastare il ciclo negativo, reperendo risorse dalla riqualificazione della spesa improduttiva”.