Commodity: petrolio si consolida dopo lungo rally, oro senza chiara direzione (analisti)
Oro e petrolio, le due commodity più seguite, restano sotto i riflettori anche oggi. Questa mattina le quotazioni dell’oro nero sono deboli, con il Wti che cede lo 0,4% a 62 dollari al barile, il metallo giallo è al palo a quota 1.295,25 dollari l’oncia. A fare il punto sui recenti movimenti delle due materie prime, Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades.
Sul fronte del petrolio De Casa scrive: “Si sta consolidando dopo un lungo rally, in un contesto che rimane positivo per il greggio, poiché i mercati sono ancora propensi al rischio. I dati pubblicati dalla EIA (Energy Information Administration) hanno messo sotto pressione i prezzi, ma la correzione è stata minima finora rispetto alla forte mossa rialzista che abbiamo visto di recente”. “La tendenza al rialzo sta ora rallentando e questo potrebbe aprire le porte a una fase di consolidamento, ma lo scenario generale sembra ancora favorevole al barile”, aggiunge l’esperto.
Quanto all’oro si sta muovendo lateralmente intorno a 1.290 dollari, senza una direzione chiara. “La ripresa osservata nelle ultime ore è un primo segnale positivo, anche se il lingotto non riesce ancora a guadagnare forza – chiarisce De Casa -. Una violazione della soglia dei 1.300 dollari sarebbe un segnale molto più importante. L’oro ha sofferto negli ultimi giorni per via di un dollaro più forte e a causa della propensione al rischio che sta dominando i mercati, dato che gli investitori stanno scommettono ancora su ulteriori recuperi delle borse”.