Commissione Ue: nessuna procedura di infrazione contro Italia
Non sarà avviata nessuna procedura di infrazione contro l’Italia per violazione delle regole sul debito. Lo ha reso noto la stessa Commissione europea. Lunedì sera il Cdm ha deliberato il pacchetto di misure anti-deficit.
Il CdM anti-procedura ha varato il ddl di assestamento bilancio, ma non solo.
E’ stato varato infatti anche un decreto legge che, praticamente, congela le minori spese stimate per i due cavalli di battaglia del M5S e della Lega, rispettivamente il reddito di cittadinanza e quota 100: si tratta di una somma 1,5 miliardi, che espleterà una funzione anti-deficit.
I punti chiave del pacchetto sono i seguenti:
Il deficit-Pil atteso per il 2019 torna di nuovo al 2,04%, dopo che nel Def di aprile la stima era stata rivista al rialzo al 2,4%.
I ministri che si sono riuniti in CdM hanno concordato sulla necessità di far scendere il deficit italiano di 7,6 miliardi, attraverso un mix fatto di entrate più alte rispetto all’outlook precedente e di minori uscite.
Tra le minori uscite, ci sono appunto gli 1,5 miliardi destinati alle due misure tra le principali del contratto di governo, che vengono congelati. Si tratta di risparmi che si sono resi possibili in quanto le domande per il reddito e per quota 100 sono risultate inferiori alle attese.
Questo aggiustamento dei conti permetterà al deficit strutturale italiano di diminuire nel 2019 dello 0,3% rispetto alla precedente previsione di un calo pari a -0,2%.
L’assestamento certifica che nel 2019, il conto delle pubbliche amministrazioni registra maggiori entrate tributarie e contributive per 3,5 miliardi di euro e maggiori entrate non fiscali – che comprendono gli utili e i dividendi – per ulteriori 2,7 miliardi.
Dal lato delle spese, invece, l’assestamento alloca maggiori risorse (1,15 miliardi) per finanziare l’integrazione del Fondo sviluppo e coesione, il finanziamento del Tpl per 300 milioni, l’integrazione delle risorse per la misura ‘Card diciottenni’ e per il funzionamento dell’Agenzia dell’entrate.
Ulteriori risorse, per 204 milioni di euro netti, sono associate al Fondo politiche sociali, al funzionamento delle Università e al Fondo per il diritto allo studio.