Commissione europea riduce le previsioni di crescita della zona euro per il 2023. Inflazione al 3,2%
La Commissione europea ha previsto che quest’anno l’economia della zona euro crescerà più lentamente di quanto previsto in precedenza, ma eviterà una recessione tecnica e la crescita riprenderà l’anno prossimo.
Il braccio esecutivo dell’UE ha tagliato le previsioni di crescita per i 20 Paesi dell’euro per il 2023 allo 0,6% dallo 0,8% previsto a settembre, perché l’inflazione elevata, l’aumento dei tassi di interesse e la debolezza della domanda esterna hanno avuto un impatto più pesante del previsto.
Ma la crescita inizierà a risalire già negli ultimi tre mesi di quest’anno, con un aumento del PIL dello 0,2% trimestre su trimestre dopo una contrazione dello 0,1% nel periodo luglio-settembre, e nel 2024 la crescita complessiva dovrebbe essere dell’1,2%, per poi accelerare all’1,6% nel 2025.
“Si prevede che l’attività economica riprenda gradualmente con la ripresa dei consumi, grazie a un mercato del lavoro sempre più solido, a una crescita salariale sostenuta e a un continuo allentamento dell’inflazione”, ha dichiarato la Commissione.
“Nonostante l’inasprimento della politica monetaria, si prevede che gli investimenti continueranno a crescere, sostenuti da bilanci aziendali complessivamente solidi e dal Recovery and Resilience Facility”, ha dichiarato la Commissione.
L‘inflazione, che la Banca Centrale Europea vuole mantenere al 2,0% nel medio termine, dovrebbe scendere al 3,2% l’anno prossimo dal 5,6% previsto nel 2023 e rallentare ulteriormente al 2,2% nel 2025.