Cina, Ubs taglia stime Pil 2024 e 2025
L’obiettivo di crescita annuale della Cina sembra sempre più irraggiungibile per gli economisti. UBS Group si aggiunge a una serie di recenti tagli alle previsioni, in un contesto di rallentamento dei consumi interni, mentre il governo di Xi Jinping evita grandi stimoli.
Con il momentum economico frenato da un calo nel settore immobiliare e una politica fiscale restrittiva, la banca svizzera ora prevede che il prodotto interno lordo della Cina cresca del 4,6% quest’anno, rispetto a una stima precedente del 4,9%. Per il 2025, UBS si attende una crescita del 4%, in calo rispetto al 4,6% precedente.
Il downgrade, avvenuto dopo i deboli rapporti finanziari di diverse importanti aziende di consumo cinesi questo mese, riflette un consenso emergente tra le più grandi banche mondiali sul fatto che il paese potrebbe non raggiungere il suo obiettivo di crescita di circa il 5% nel 2024. Al contrario, il Politburo – che comprende i primi 24 funzionari del Partito Comunista al governo – è rimasto impegnato a raggiungere gli “obiettivi di sviluppo economico e sociale” di quest’anno che includono l’obiettivo del PIL.
Ma il calo nel settore immobiliare sta pesando notevolmente sulla domanda interna e sulla fiducia. La Cina ha mancato l’ultimo l’obiettivo di crescita annuale nel 2022, quando i lockdown per il Covid e i cambiamenti di politica improvvisi hanno reso quell’obiettivo irraggiungibile.