Cina riduce acconti e tassi ipotecari per rivitalizzare il mercato immobiliare
Arrivano nuovi interventi delle autorità in Cina per tamponare la crisi del settore immobiliare.
Una dichiarazione congiunta della Banca Popolare Cinese e dell’autorità per la regolazione finanziaria ha stabilito che l’acconto minimo sarà del 20% per i compratori di prima casa e del 30% per i compratori di seconda casa. Nello stesso comunicato, la banca centrale ha approvato una riduzione del tasso sulle ipoteche esistenti per le prime case.
“La riduzione del tasso di interesse sui prestiti immobiliari in essere può far risparmiare spese di interessi ai mutuatari, contribuendo ad espandere il consumo e l’investimento”, ha affermato la Banca Popolare Cinese in una dichiarazione.
Nella scorsa settimana, il governo centrale ha permesso ai governi locali di eliminare una regola che escludeva dallo status di compratore di prima casa coloro che avevano già avuto un mutuo, anche se completamente rimborsato, nelle principali città. Da allora, almeno quattro grandi città hanno adottato tale regola.
Il settore immobiliare cinese è notevolmente sotto pressione. Dopo il crollo di Evergrande, Country Garden Holdings ha registrato una perdita record e i rischi si diffondono nel sistema finanziario del paese, valutato 60.000 miliardi di dollari. Finora, i funzionari hanno evitato di ricorrere a un salvataggio su larga scala nel settore, alimentando preoccupazioni riguardo l’economia e mettendo a rischio l’obiettivo di crescita del 5% del governo.