Cina: Pmi servizi conferma fase di espansione. Sotto stime ma rimane blindato da effetti blackout e Covid
L’indice Pmi servizi della Cina stilato da Caixin-Markit si è attestato ad agosto a 55 punti, meglio dei 54 punti attesi, confermando la fase di espansione. L’indice si è attestato infatti al di sopra della soglia di 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e fase di espansione (valori al di sopra).
Il dato è tuttavia sceso rispetto ai 55,5 punti di luglio a causa.
Così si legge nel rapporto Caixin-Markit: le “temperature insolitamente elevate e i casi sporadici dei casi di Covid-19”, sono stati “i principali fattori che hanno pesato sull’economia (cinese) ad agosto”.
In particolare, “l’impatto delle temperature estreme è stato più significativo dei nuovi casi (di Covid), con i conseguenti blackout che hanno limitato fortemente il settore manifatturiero, mentre il comparto servizi è rimasto largamente illeso”.
Di fatto, la scorsa settimana, si è appreso che l’indice Pmi manifatturiero Caixin-Markit è scivolato ad agosto in fase di contrazione. Il dato è sceso dai 50,4 punti precedenti a quota 49,5 punti, al di sotto dei 50 punti, al di sotto delle attese di una flessione limitata a 50,2 punti.