Cina: PBOC taglia ratio riserve in valuta estera banche (RRR). Il commento di Goldman Sachs e la soglia dello yuan da blindare
La PBOC (People’s Bank of China, banca centrale della Cina), ha annunciato che taglierà il ratio delle riserve di valuta estera che richiede alle banche di detenere (il cosiddetto ratio RRR), al fine di rafforzare l’abilità delle istituzioni di utilizzare le riserve stesse.
A partire dal prossimo 15 settembre, il ratio delle riserve RRR sarà tagliato in Cina dall’8% al 6%.
Goldman Sachs ha fatto notare che “questo taglio dovrebbe aumentare la liquidità sul mercato del forex e, di conseguenza, ridurre la pressione ribassista sullo yuan”. Ancora da Goldman: “sebbene il reale impatto sulla liquidità del mercato del forex sia contenuto…questo taglio è un forte segnale di politica della PBOC, scontenta del rapido deprezzamento della valuta”.
Sullo yuan ha detto la sua anche Julian Evans-Pritchard, economista senior della divisione Cina presso Capital Economics.
In un intervento alla trasmissione “Squawk Box Asia” della Cnbc, l’economista ha detto di non credere che lo yuan si indebolirà nei confronti del dollaro molto oltre quota 7.
E’ certo possibile un deprezzamento oltre questa soglia, a causa dello spread tra i tassi di Cina e Usa – ha spiegato Evans-Pritchard – ma la banca centrale PBOC “sta chiaramente rafforzando il suo intervento, al fine di difendere quel livello. E con questo non voglio dire che (lo yuan) non si indebolirà oltre 7 in via temporanea, ma non credo che andrà molto oltre, sicuramente non oltre i 7,2 che superò durante la guerra commerciale”.
Lo yuan cinese viaggia al momento a quota 6.9498 nei confronti del dollaro Usa.