Cina, alert da indice Pmi manifatturiero Caixin-Markit. Attività economica scende in fase ulteriore contrazione
Nel mese di settembre l’indice Pmi manifatturiero della Cina stilato dalle società private China Caixin e Markit è sceso ulteriormente in fase di contrazione, in flessione a
48,1 punti, peggio dei 49,5 punti attesi dal consensus e in peggioramento rispetto ai 49,5 punti precedenti.
Il dato conferma la contrazione dell’attività economica cinese, in quanto inferiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (inferiori ai 50 punti).
Tra le componenti dell’indice PMI manifatturiero cinese, attenzione a quella della produzione, scesa per la prima volta in quattro mesi sulla scia del rallentamento delle vendite.
I prezzi di vendita sono scesi inoltre al ritmo più veloce dal dicembre del 2015.
Diramato nelle ultime ore anche il Pmi manifatturiero ufficiale, stilato sulla base di un sondaggio lanciato dall’Ufficio nazionale di statistica e dalla Federazione di logistica e acquisti della Cina.
Il PMI ufficiale si differenzia dal Pmi privato in quanto si basa sui risultati di sondaggi che coinvolgono aziende controllate dallo Stato e/o più grandi.
Dal Pmi manifatturiero ufficiale della Cina è emerso che l’attività economica cinese è rimasta in fase di espansione, con l’indice che ha mantenuto quota 50 punti, salendo a 50,1 punti, meglio dei 49,6 punti attesi e in recupero rispetto ai precedenti 49,4 punti.
Il Pmi non manifatturiero ufficiale è invece sceso a 50,6 dai 52,6 punti di agosto e peggio dei 52 punti attesi.
Il Pmi Composite è rallentato a 50,9 punti dai 51,7 punti precedenti.