Carige, su piano salvataggio e ruolo Ccb Bce vuole vederci ancora chiaro. Domani vertici Fitd a Francoforte
Su Carige, la Vigilanza della Bce vuole vederci ancora chiaro. Per cui, come anticipa il Sole 24 Ore, i vertici dell’Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi)- regista dell’operazione di salvataggio della banca ligure – si recheranno domani a Francoforte.
“Tema del meeting – scrive il quotidiano di Confindustria – alcuni chiarimenti tecnici e integrazioni relative al piano industriale su cui poggia il salvataggio di Carige, per cui il Fitd, in tandem con Ccb, ha messo sul tavolo 900 milioni di euro comprensivi di un bond subordinato da 200 milioni”.
Il Sole 24 Ore riporta che la “Bce, in particolare, intende avere chiarezza su quali possano essere tutti gli scenari sul tavolo. Incluso quello avverso, in cui Ccb non dovesse esercitare la call con cui – secondo gli accordi sottoscritti – può comprare la quota di controllo del Fitd con sconto del 47% rispetto a quanto pagato dal Fondo per rilevare le azioni Carige”.
Lo scorso 20 settembre l’assemblea degli azionisti di Carige ha votato a favore del piano di rafforzamento patrimoniale proposto dai commissari straordinati.
Non ha partecipato all’assemblea straordinaria la Malacalza Investimenti, azionista di maggioranza dell’istituto con il 27,5% delle azioni.
Centrale nel salvataggio di Carige sarà il ruolo di Cassa Centrale Banca (CCB).
Alla banca trentina è stata infatti concessa da Svi e Fitd un’opzione di acquisto avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Carige detenute al termine dell’aumento di capitale. Tale opzione sarà esercitabile da Ccb nel periodo compreso tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.