Carige, Savona: ricapitalizzazione precauzionale? ‘Non è detto che interverremo’
In un’audizione alle commissioni finanze riunite di Camera e Senato sul decreto Carige, il ministro degli Affari europei Paolo Savona ha reso noto che le misure messe a punto dal governo M5S-Lega attraverso il decreto Carige sono state notificate e approvate dalla Commissione europea.
Le misure “sono state notificate ai componenti dei servizi della Commissione europea, che le ha approvate il 18 gennaio scorso, ritenendole compatibili con le norme del mercato interno e in linea con la comunicazione sul settore bancario del 2013 e con la direttiva sul risanamento e risoluzione delle banche”.
Savona ha affrontato in particolare la questione della ricapitalizzazione precauzionale inclusa nel decreto Carige, confermando che si tratta di una estrema ratio tra le misure del governo:
La ricapitalizzazione precauzionale pubblica, ha precisato, “riveste un carattere puramente eventuale e residuale, non è detto che certamente interverremo”.
Tra l’altro, tale soluzione, oltre ad avere un “carattere temporaneo”, può essere autorizzata “solo se l’autorità competente abbia attestato che la banca è solvente, e in ogni caso previa presentazione di un piano di ristrutturazione che la Commissione europea abbia valutato idoneo a ripristinare la redditività nel medio-lungo periodo”.
In generale le misure del decreto, ha puntualizzato il ministro Savona, sono state considerate “appropriate, necessarie e proporzionate ad evitare la grave perturbazione dell’economia nazionale che sarebbe derivata da una più grave crisi di banca Carige”.