Carige, AD Innocenzi: Fondo interbancario tutela depositi potrebbe diventare azionista
“Esiste la possibilità che il Fondo interbancario di tutela dei depositi diventi azionista di Carige se ci fosse il disimpegno di qualche azionista e non ci fosse il subentro di un altro soggetto. Staremo a vedere. Abbiamo la speranza che i tre maggiori azionisti e anche altri sottoscrivano l’aumento già da oggi”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Banca Carige, Fabio Innocenzi, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare i risultati dell’ultimo trimestre e per illustrare le misure che saranno adottate per il rafforzamento patrimoniale dell’istituto.
Nel pomeriggio di ieri, il Fondo stesso ha diramato un comunicato, affermando che il consiglio gestionale del Fondo Interbancario di tutela dei depositi ha deliberato di proporre all’assemblea delle banche aderenti l’intervento a favore di Banca Carige attraverso la sottoscrizione di obbligazioni subordinate per un ammontare non superiore a 320 milioni di euro.
“L’emissione delle obbligazioni – si legge nella nota – si inserisce nel contesto di un’operazione di rafforzamento patrimoniale di Carige finalizzata a ristabilire i coefficienti patrimoniali della stessa, nell’ambito di un piano più ampio di risanamento e di rilancio del gruppo bancario”.
L’assemblea delle banche aderenti allo schema volontario è stata convocata per il 30 novembre 2018.
Soddisfazione dal premier Giuseppe Conte, che ha espresso la “piena soddisfazione del Governo per la decisione del Consiglio di Gestione dello Schema Volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi di sostenere l’operazione di rafforzamento patrimoniale deliberata in data odierna dal consiglio di amministrazione di Carige”.
Così il presidente di Banca Carige, Pietro Modiano ha commentato la sottoscrizione del prestito subordinato da 320 milioni da parte del Fondo interbancario di tutela dei depositi.
“Grazie alla Consob, alla Banca d’Italia e al sistema bancario italiano che è stato pronto a capire che Carige chiedeva un aiuto forte ma temporaneo”. Lo ha detto il presidente di Banca Carige, Pietro Modiano.