Brasile, crollo diga: il colosso Vale perde 14 miliardi di dollari di capitalizzazione
Tonfo delle azioni di Vale, multinazionale mineraria brasiliana, la seconda al mondo dopo la cinese Chalco, dopo il crollo di una diga a Brumadinho provocando, stando all’ultimo bilancio, 58 vittime accertate e circa 300 dispersi.
Le autorità carioche hanno disposto il sequestro di beni per 11 miliardi di reais, oltre due miliardi e mezzo di euro. Stamani all’apertura della borsa di San Paolo le azioni di Vale avevano già perso il 17,4% a 46.37 reais.
A pesare anche il giudizio degli analisti come HSBC e Jefferies che hanno tagliato la loro raccomandazione mentre altri attendono di capire i danni potenziali del crollo della diga. “In parole povere, l’aspetto intangibile (a questo punto non quantificabile) di questo incidente è ciò che ci preoccupa di più e alla fine della giornata l’intera industria mineraria dovrà ripensare il modello attuale”, hanno detto gli analisti Leonardo Correa e Gerard Roure di BTG Pactual in una nota ai clienti. Gli analisti del Credit Suisse invece prevedono futuri cambiamenti normativi per le dighe di contenimento visto che quello di Brumadinho è il secondo disastro in tre anni.Il crollo delle azioni della Vale dopo la catastrofe cancella 14 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.