Bper: utile netto a 48 milioni nel 1° trimestre 2019, stock Npl ai minimi dal 2012
Utile netto pari a 48 milioni di euro per il gruppo Bper nel primo trimestre 2019. Il dato finale dell’utile è impattato da oneri straordinari quali la quota di competenza dell’intervento di sostegno effettuato dallo Schema Volontario del FITD in Banca Carige per 13,3 milioni e il contributo ordinario 2019 al Fondo di Risoluzione Unico Europeo per 23,2 milioni.
La banca emiliana sottolinea come l’asset quality sia migliorata nel trimestre con stock lordo di NPE sceso sotto la soglia di 7,0 miliardi, livello più basso registrato dall’inizio del 2012 e NPE ratio lordo stabile sul livello di fine anno al 13,8%. Confermato il target in area 11,5% entro la fine dell’anno dopo il completamento delle operazioni con il Gruppo Unipol; inoltre il default rate annualizzato in significativa riduzione all’1,6% rispetto all’1,9% del 2018
A livello patrimoniale il gruppo presenta un CET1 ratio Fully Phased pari al 12,24%, in crescita di 29 bps rispetto all’11,95% di fine 2018. CET1 ratio Phased In 2 al 14,24% ampiamente superiore al requisito SREP fissato dalla BCE per il 2019.
Il margine di interesse si attesta a 273,9 milioni rispetto ai 293,2 milioni del primo trimestre 2018; la riduzione del margine, sottolinea Bper in una nota, è da imputarsi prevalentemente agli effetti contabili IFRS9 e IFRS16, al netto dei quali i valori del margine di interesse ordinario 5 risultano, nei due trimestri, rispettivamente pari a € 260,9 milioni e € 267,6 milioni. Le commissioni nette risultano pari a € 192,5 milioni in diminuzione del 2,8% a/a prevalentemente a causa della performance particolarmente positiva del primo trimestre dello scorso anno relativamente alle componenti riferibili a finanziamenti e garanzie e alla raccolta gestita.