Borse europee sotto la parità, -15% per Ericsson
Le tensioni in arrivo dagli Stati Uniti spingono al ribasso l’azionario del Vecchio continente. Il Dax ha chiuso in rosso dell’1,25% a 12.430,39 punti, il Cac40 ha perso l’1,09% a 5.173,27 e l’Ibex ha lasciato sul campo l’1,19% a 10.524,50. Limita le perdite il listino londinese, -0,19% a 7.390,22 punti.
Sul listino svedese calo a due cifre per Ericsson (-15,01%) che ha chiuso il secondo trimestre con una perdita operativa di 1,2 miliardi di corone, pari a circa 130 milioni di euro, contro i 2,8 miliardi di utili di un anno prima. Gli analisti contattati da Reuters avevano stimato un rosso di 244 milioni di corone.
Seduta da dimenticare anche per Zalando (-8,27%) che ha annunciato vendite preliminari per il secondo trimestre in rialzo del 19-21 per cento a 1,091-1,109 miliardi di euro e un Ebit di 80-86 milioni, contro un consenso rispettivamente fissato a 1,1 miliardi e 85 milioni. Acquisti invece su Novartis (+0,44%) che ha confermato la guidance sull’intero anno preannunciando “diversi prodotti innovativi”.
Per quanto riguarda i dati macro, l’indice tedesco Zew, che tasta il polso a 275 tra analisti e investitori della prima economia europea, si è attestato a 17,5 punti. Il dato precedente era risultato pari a 18,6 punti e gli analisti avevano stimato 17,8 punti.
Sotto le stime anche l’inflazione britannica, passata dal 2,9 al 2,6 per cento, mentre dal fronte statunitense sono arrivati i numeri relativi prezzi delle importazioni (-0,2% m/m) e fiducia del comparto delle costruzioni (64 punti).