Borse europee: l’Ibex guarda tutti dall’alto. Alle 20 focus sul Beige Book
Seduta positiva per l’azionario europeo: a Londra il Ftse100 si è fermato a 7.542,87 punti, +0,36%, il Dax ha chiuso a 13.043,03, +0,37%, e il Cac40 a 5.383,81, +0,42%. Acquisti anche a Madrid dove, alla vigilia del secondo ultimatum concesso ai separatisti, l’Ibex è salito dello 0,55% a 10.273,40 punti.
“Da un nostro studio non emergono prove convincenti che alti tassi di interesse possano favorire le riforme” mentre, ha detto Mario Draghi, “è probabile che sia vero il contrario”. “Bassi tassi di interesse tendono a promuovere il processo riformatore poiché garantiscono un miglior contesto macroeconomico”. Si tratta di un processo particolarmente utile “per quei Paesi che non hanno a disposizione l’arma fiscale per sostenere la domanda”.
Intanto sui mercato si inizia a pensare al meeting in calendario la prossima settimana, quando la Banca Centrale Europea potrebbe estendere lo shopping di titoli a settembre/dicembre 2018 riducendone però l’importo da 60 a 40 miliardi di euro.
A livello di singole performance, -3,77% a Francoforte per il titolo Zalando dopo l’annuncio che, causa i forti investimenti in tecnologia e infrastrutture, il terzo trimestre si potrebbe chiudere con una perdita lorda. L’Ebit in versione “adjusted” è visto tra -5 e +5 milioni di euro, contro i +20 milioni di un anno fa, mentre il fatturato dovrebbe attestarsi a 1,06-1,08 miliardi di euro, dagli 835 milioni precedenti.
Rally invece per Foxton che, scesa di 19 punti percentuali negli ultimi tre mesi, ha segnato un +7,33%. La società ha annunciato che i conti del terzo trimestre sono in linea con la guidance e che il fatturato, causa il rallentamento del mercato immobiliare londinese, sono scesi a 35,1 milioni di sterline, contro i 37,4 milioni di un anno prima.
In agenda macro le indicazioni sull’andamento del mercato del lavoro britannico (tasso di disoccupazione confermato al 4,3% e retribuzioni in aumento dal 2,1 al 2,2%). Nella seconda parte riflettori puntati sui numeri statunitensi relativi nuovi cantieri e permessi di costruzione: i primi sono scesi a 1,13 milioni mentre i secondi a 1,22 milioni. In calendario anche le scorte di petrolio (-5,7 milioni). Alle 20 l’appuntamento è con il Beige Book, il report con la copertina avana sullo stato di salute della prima economia.