Borse europee giù dopo l’avvio di Wall Street. Milano (-2%) maglia nera
Seduta da dimenticare per tutti i principali indici europei, che peggiorano dopo l’apertura poco tonica di Wall Street. A Piazza Affari, maglia nera per l’indice Ftse Mib che chiude le contrattazioni con un calo di oltre il 2% tornando così vicino a quota psicologica dei 26.000 punti. Vendite su tutti i principali indici del Vecchio Continente: il Dax di Francoforte cede l’1,49% a quota 15.671 punti, mentre il Cac40 francese cede il. Male anche l’Ibex35 spagnolo che chiude le contrattazioni in calo dell’1,54%.
Intanto, come dicevamo vendite anche oltreoceano con l’indice S&P 500 in calo dello 0,92%, mentre il Nasdaq cede lo 0,8%. Sull’andamento dei listini pesano i timori sulla crescita economica della Cina, un fattore che potrebbe portare ad un ulteriore peggioramento dell’economia globale.
Tornando al paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui bancari Banca Mps (+1,7%) e Finecobank (+1%). Sopra la parità anche Nexi (+0,91%) e Campari (+0,41%).
Al contrario, vendite su Prysmian (-4,15%), ma anche su Leonardo (-4%). Male anche Unicredit (-3,5%) ed Eni (-3,5%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund chiude le contrattazioni a 181 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo a quota 4%.
Sul fronte dei cambi valutari continua la debolezza dell’euro, con il cambio Euro/Dollaro che si trova al momento a quota 1,065 in calo dello 0,75% rispetto alla chiusura di ieri.
Sul fronte dei dati macroeconomici, nella rilevazione preliminare di oggi, l’inflazione italiana di maggio si è attestata al 7,6%, scendendo così dall’8,2% segnato ad aprile. Il dato è stato migliore anche delle attese infatti gli analisti si aspettavano una crescita dei prezzi intorno al 9,2%. Il rallentamento è dovuto per la maggior parte dal calo di prezzo dei beni energetici.