Borse europee contrastate, Piazza Affari chiude in calo
Seduta volatile per le borse europee, mentre Wall Street viaggia poco mossa dopo i dati Adp sul mercato del lavoro. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in calo dello 0,28% a 33.675,26 punti, con vendite su Iveco (-2,7%), Pirelli (-2,4% dopo l’uscita di Brembo dal capitale) e Recordati (-2,3%). Ben intonate Leonardo (+3,6%), Saipem (+1,6%) ed Eni (+1,6%), sostenute dall’escalation di tensioni in Medio Oriente che spinge i titoli della difesa e i petroliferi.
Il rapporto americano sull’occupazione nel settore privato ha evidenziato a settembre 143 mila nuovi impieghi, più dei 125 mila previsti dagli analisti e dei 103 mila del mese precedente. Venerdì verrà pubblicato il job report con i nonfarm payrolls e il tasso di disoccupazione, utile per avere un’idea più chiara sulla forza del mercato del lavoro a stelle e strisce e le possibili mosse della Fed in tema di tagli dei tassi.
Nell’eurozona, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile sui minimi al 6,4%. Sullo sfondo, resta alta la tensione tra Iran e Israele dopo l’attacco missilistico lanciato ieri da Teheran e le minacce di ritorsioni del premier israeliano Netanyahu.
In rialzo i rendimenti delle obbligazioni governative dopo la discesa di ieri. Lo spread Btp-Bund è stabile a 133 punti base, con il decennale italiano in risalita al 3,43% e il benchmark tedesco al 2,10%.
I timori per le forniture in Medio Oriente mantengono il petrolio Brent sopra i 74 dollari al barile, anche se l’Opec+ ha confermato i piani per ripristinare parte della produzione da dicembre. L’oro scivola nuovamente a 2.645 dollari l’oncia dopo i guadagni di ieri innescati dal flight to quality.
Sul Forex, cambio euro/dollaro in rialzo a 1,10 e dollaro/yen in forte ascesa a 146, con la valuta nipponica debole dopo le dichiarazioni del premier giapponese che allontanano un rialzo dei tassi.