Borse europee con il segno più. A Milano scatto di Telecom Italia
Il tentativo di risalita di Wall Street spinge i listini del vecchio continente. A Francoforte il Dax ha terminato in rialzo dello 0,88% a 12.345,56 punti, Parigi ha segnato un +0,65% a 5.267,26 e Londra un +0,1% a 7.139,76. Piatta Madrid (-0,04% a 9.684,20).
Sul listino tedesco spicca il +2,78% di Munich RE dopo l’innalzamento delle stime sull’anno corrente e l’annuncio di un buyback da 1 miliardo di euro. Acquisti anche su Lufthansa (+2,48%), nonostante il vettore abbia annunciato che i prezzi dei carburanti impatteranno sui conti 2018. Lettera invece su H&M (-3,32%), che ha registrato vendite in calo nei primi tre mesi, e Societe Generale (-0,67%), dopo l’addio del n.2 dell’investment banking, Didier Valet.
A Milano, dove il Ftse Mib ha terminato in rialzo dell’1,16% a 22.713,47 punti, spicca il buon andamento del comparto bancario (+2,36% di UniCredit, +0,68% di Intesa, +1,6% di Banco BPM) nel giorno dell’Addendum della BCE per la svalutazione dei crediti deteriorati. Confermati i 7 anni di tempo per la svalutazione dei NPL garantiti e dei 2 anni per i non garantiti (per i primi solo dal terzo anno e al 40% del credito).
Nel comparto assicurativo, +2,51% per Generali nel giorno dei conti. Il Leone ha chiuso il 2017 con un risultato operativo record di 4,9 miliardi, +2,3%, grazie al positivo andamento del segmento vita, alle attività di Investments, Asset & Wealth Management e alla riduzione dei costi conseguita con due anni di anticipo rispetto al target. L’utile netto ha raggiunto i 2,1 miliardi, +1,4%. Proposta la distribuzione di un dividendo di 0,85 euro per azione, in aumento di 5 centesimi per azione (+6%) rispetto all’anno precedente.
Denaro anche su Telecom Italia (+2,83%) dopo la nota in cui il gruppo tlc guidato da Amos Genish ha annunciato di avere ricevuto dal fondo Elliott una richiesta di integrazione dell’agenda dei lavori dell’assemblea degli azionisti ordinari, convocata per il prossimo 24 aprile. In particolare, il fondo attivista chiede la revoca di sei amministratori: Arnaud Roy de Puyfontaine, Hervé Philippe, Frédéric Crépin, Giuseppe Recchi, Félicité Herzog e Anna Jones. Le nomine indicate da Elliott sono: Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti De Ponti, Luigi Gubitosi, Dante Roscini e Rocco Sabelli, in sostituzione di quelli revocati ai sensi del precedente punto all’ordine del giorno.
Segno più anche per FCA (+1,18%) nonostante il calo delle vendite sul mercato europeo (-4,4% a febbraio).