Borse Asia in ribasso, Tokyo e Hong Kong -2% dopo shock petrolio e rumor Kim Jong-un
Azionario asiatico colpito dai sell, sia per lo shock petrolifero che per i rumor secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong-un sarebbe “gravemente malato” e “in grave pericolo” a seguito di un intervento chirurgico. La notizia ha messo sotto pressione il won sudcoreano, che ha scontato i timori di un aumento delle tensioni tra Nord e Sud Corea, in caso di morte di Kim Jong-un. La valuta è stata la prima a scontare la notizia, cedendo fino a -1,08% a 1.233,83 won per dollaro.
Sotto pressione anche la borsa di Seoul, con il Kospi in flessione del 2% circa e il Kosdaq -2,25%. Il Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in calo del 2% circa. Lo Shanghai Composite cede oltre -1,40%, Hong Kong fa -2,23%, Sidney -2,54%.
Vendite anche sullo yuan cinese onshore, che cede a 7,0859 per dollaro mentre lo yuan offshore oscilla attorno a 7,0989 per dollaro. Male anche il dollaro singaporegno, che perde -0,37% a 1,4262 nei confronti del biglietto verde. Il dollaro australiano cede -0,44% sul dollaro Usa a quota 0,6308; euro-yen -0,41% a JPY 116,43.
Il sentiment in Asia è stato messo sotto pressione dal trend anomalo e senza precedenti dei prezzi del petrolio. Il contratto WTI con consegna a maggio, che scade oggi, è precipitato fin sotto zero, a -$37 al barile circa, con una perdita superiore a +100%. Ora il contratto riagguanta lo zero, e scambia a $1,45 al barile circa, con un balzo anch’esso senza precedenti, pari a oltre +100%. Il Brent è ancora sotto pressione, perde -1,06% a $25,30 al barile.