Borsa Tokyo piatta, ma brillano sogo-shosha con tocco Buffett. Hong Kong -2% con delusione tassi Cina
Borse asiatiche incerte dopo l’annuncio sui tassi della People’s Bank of China.
La banca centrale della Cina ha reso noto di aver tagliato i tassi di finanziamento loan prime rate (LPR) a 1 anno e 5 anni di 10 punti base, rispettivamente al 3,55% e al 4,20%.
L’annuncio è arrivato dopo che la People’s Bank of China, la scorsa settimana, aveva tagliato i tassi MLF a 1 anno dal 2,75% al 2,65%, anche in questo caso di 10 punti base.
Chiusura praticamente ingessata per l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo, che continua a viaggiare a valori record degli ultimi 33 anni. Il listino ha chiuso con un rialzo di appena +0,06%, a quota 33.388,91 punti.
Sotto i riflettori i buy sulle cinque società commerciali su cui Berkshire Hathaway, la holding fondata e gestita da Warren Buffett, ha ulteriormente investito, portando le sue quote, in media, a oltre l’8,5% dei rispettivi capitali.
Buy sui titoli delle dirette interessate, ovvero su Mitsui, Marubeni, Mitsubishi, Itochu e Sumitomo.
Buffett continua a puntare su quelle società giapponesi conosciute con il nome di sogo-shosha, note per importare prodotti energetici, alimentari e minerari in Giappone, e per esportare prodotti finiti.
La borsa di Hong Kong cede invece più del 2%, zavorrata in modo particolare dai titoli delle società attive nel mercato immobiliare cinese.
I titoli scontano la delusione per la mossa della People’s Bank of China: alcuni analisti avevano previsto infatti un taglio dei tassi LPR superiore a quello annunciato.
Male anche la borsa di Shanghai, in flessione dello 0,46%, mentre la borsa di Seoul perde lo 0,26%. Eccezione negativa è la borsa di Sidney, in rialzo dello 0,90%.
In generale, incide anche l’andamento negativo dei futures Usa.
Alle 8.30 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones cedono lo 0,37%, i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,22%, i futures sul Nasdaq scendono dello 0,19%.