Borsa Tokyo +1%, Shenzhen in rally fin oltre +2%. Ma è alert Moody’s su impatto coronavirus
Sentiment positivo sui mercati asiatici, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che chiude la sessione in rialzo dell’1,02%, a 23.319,56 punti.
La borsa di Shanghai riduce i guadagni, dopo essere balzata nei massimi intraday fin oltre l’1%; ancora meglio lo Shenzhen Composite, volato fin oltre il 2%. L’indice Chinext è salito nei massimi di seduta del 3% circa.
Riguardo ad altri indici azionari in Asia, Hong Kong debole con +0,11%, Sidney +0,39%, Seoul +0,36%.
Focus anche sul balzo dei prezzi del petrolio, con il contratto WTI scambiato a New York salito fino a + 1,05% a $50,13 al barile e il Brent avanzato fino a +1,06%, a $54,53.
Sullo sfondo, la paura per quello che sarà il reale impatto del diffondersi del coronavirus sull’economia cinese e globale.
Steve Cochrane, responsabile economista dell’area Asia-Pacifico per Moody’s Analytics, ha fatto notare che gli effetti negativi sui “settori trasporti, commercio all’ingrosso e al dettaglio, real estate commerciale, intrattenimento e manifatturiero, potrebbero ridurre il Pil cinese del primo trimestre del 2020 dell’1,2%, e quello dell’intero 2020 dello 0,3%. E questi numeri – ha aggiunto – non tengono conto degli effetti che si produrrebbero in altri settori, né della perdita di fiducia di più lungo termine, o dell’impatto di più lungo termine sulla qualità del credito”.
Intanto la Commissione sanitaria nazionale della Cina ha aggiornato il bilancio delle vittime, salite nelle ultime ore a 490 persone, dopo i 65 decessi che si sono verificati tutti nella provincia di Hubei, focolaio della crisi con la città di Wuhan. 24,324 i casi confermati di persone infettate.