Borsa Tokyo -1,22% dopo flop Bank of Japan, si smorzano attese su interventi G7 antivirus
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dell’1,22% a 21.082,73 punti, dopo il flop dell’operazione repo della Bank of Japan, ma anche per lo smorzarsi delle speculazioni su un intervento deciso da parte dei paesi del G7 per contrastare gli effetti sull’economia provocati dal diffondersi del coronavirus nel mondo. Pesa tra l’altro l’operazione repo flop della Bank of Japan.
Di fatto gli investitori giapponesi non si sono lasciati impressionare più di tanto dall’ennesima mossa della Bank of Japan che, dopo aver rassicurato i mercati alla vigilia, promettendo di fare quanto necessario per sostenere l’economia, ha condotto oggi un’altra operazione di repo al fine di iniettare ulteriore liquidità nel sistema finanziario del Giappone.
L’intervento non ha avuto un esito positivo, visto che la banca centrale guidata da Haruhiko Kuroda ha offerto di acquistare titoli governativi giapponesi per un valore di 500 miliardi di yen attraverso operazioni repo, ottenendo però bond per soli 150 miliardi di yen.
Rimane alta la trepidazione per la conference call che sarà indetta dal presidente della Fed Jerome Powell e dal segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, attesa per le 7 ora di New York della giornata di oggi. Parteciperanno alla teleconferenza i rappresentanti delle economie del G7, che dovrebbero diramare un comunicato nella giornata di oggi o domani.
Le alte aspettative degli investitori hanno portato il Dow Jones a volare di 1.293,96 punti, per chiudere a 26.703,32, riportando il rialzo su base percentuale più forte dal marzo del 2009 e il balzo in termini di punti più sostenuto della sua storia.
Lo S&P 500 è volato del 4,6% — riportando la performance migliore dal 26 dicembre del 2018- concludendo la sessione a 3.090.23; anche il Nasdaq Composite ha vissuto la seduta migliore dal 2008, schizzando del 4,5%, a 8.952,16.
Ma l’entusiasmo ora si smorza, tanto che la borsa di Tokyo ha virato in rosso e forti rallentamenti si ravvisano anche negli indici di Shanghai e Shenzhen che, nei massimi intraday, erano schizzati oltre l’1% e il +2% rispettivamente. Ora lo Shanghai Composite sale di appena lo 0,6%.
Hong Kong è piatta. Bene invece la borsa di Sidney, dopo che la Reserve Bank of Australia, ovvero la banca centrale australiana, ha annunciato un taglio dei tassi di 25 punti base, dallo 0,75% allo 0,50%, al minimo record. La RBA si è detta disposta a intervenire anche con ulteriori allentamenti monetari, nel caso in cui fosse necessario. I mercati scommettono sempre di più su un intervento coordinato dalle banche centrali globali. Anche Seoul positiva, avanza dello 0,87%.
Massima volatilità a Wall Street, dove i futures sull’indice Dow Jones riducono le perdite dopo aver anticipato un avvio di seduta in flessione fino a -229,32 punti.