Borsa Tokyo -0,72%, rally titoli reopening a Hong Kong non bastano a evitare calo Hang Seng
Borse asiatiche affossate dal sentiment negativo che continua a persistere a livello globale, a partire da Wall Street. Ieri altra sessione negativa per la borsa Usa: il Dow Jones ha chiuso in calo di 350,76 punti (-1,03%), a 33.596,34 punti; lo S&P 500 è sceso dell’1,44% a 3.941,26 punti, mentre il Nasdaq Composite è arretrato del 2% a 11.014,89. In Asia l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,72%: -0,72% anche per la borsa di Shanghai, mentre Hong Kong cedepiù dell’1%, Seoul perde lo 0,49% e Sidney lo 0,85%.
La notizia di ulteriori allentamenti delle restrizioni e delle misure di lockdown anti-Covid in Cina hanno scatenato nelle ultime ore nuovi rally alla borsa di Hong Kong. I buy non sono stati sufficienti tuttavia a sostenere l’indice azionario Hang Seng.
A volare sono stati soprattutto i titoli delle società che beneficerebbero maggiormente del reopening dell’economia cinese, come quelli delle compagnie aeree Cathay Pacific, di Air China, schizzata fino a +18%, di China Eastern Airlines (+15%) e China Southern Airlines.
La Commissione nazionale sanitaria cinese ha reso noto nelle ultime ore che non sarà più obbligatorio per chi viaggia in Cina mostrare i risultati negativi dei test anti-Covid tra una regione e l’altra; le aree che non sono definite ad alto rischio potranno mantenere attivi i siti di produzione.
Ancora, i pazienti con il Covid ma senza sintomi possono anche scegliere di isolarsi nelle loro case per cinque giorni.
Dal fronte macroeconomico della Cina, resi noti i numeri sulla bilancia commerciale, da cui è emerso che, nel mese di novembre, le esportazioni denominate in dollari sono scese dell’8,7% a ritmo annualizzato, molto oltre la flessione del 3,5% stimata dal consensus. Le importazioni sono calate del 10,6% su base annua, oltre il calo del 6% atteso. Il risultato è stato un surplus commerciale di $69,84 miliardi, inferiore ai $78,1 miliardi attesi.
Tra i dati macro principali diffusi nei mercati dell’Asia-Pacifico, il Pil dell’Australia che, nel terzo trimestre dell’anno, è cresciuto dello 0,6% su base trimestrale, a un ritmo inferiore rispetto alla crescita attesa dello 0,7%, e in rallentamento rispetto al +0,9% precedente.
Su base annua, il Pil è balzato del 5,9%, in linea con l’outlook degli economisti, che avevano previsto un’espansione del 6% circa, al ritmo più forte da almeno il 2000, grazie all’allentamento delle misure di lockdown legate al Covid in vigore lo scorso anno.