Borsa Tokyo -0,45%, sentiment negativo in Asia dopo previsioni shock Fmi
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,45%, a 19.550,09 punti. La borsa di Shanghai cede lo 0,29%, Hong Kong fa -0,56%, Sidney -0,66%, Seoul chiusa nel giorno delle elezioni, in Corea del Sud, per il rinnovo del Parlamento.
Il sentiment negativo sull’azionario si spiega con le nuove stime sul Pil globale diramate ieri dal Fondo Monetario Internazionale, in occasione delle riunioni primaverili dell’istituzione e della Banca Mondiale.
Effetto coronavirus COVID-19: il Pil globale si contrarrà, secondo quanto emerge dal World Economic Outlook del Fondo, del 3% nel corso di quest’anno, per poi segnare una ripresa del 5,8% nel 2021.
La recessione prevista dall’Fmi si conferma più grave di quella innescata dalla crisi finanziaria del 2008 ed è il risultato del Great lockdown, del Grande Lockdown. Dalle stime è emerso che il Pil cinese salirà nel corso di quest’anno di appena l’1,2% per poi segnare una ripresa del 9,2% nel 2021. Il Pil del Giappone calerà del 5,2% quest’anno, prima di fare +3% nel 2021.
Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti scenderà del 5,9% nel 2020, per poi segnare una ripresa del 4,7% nel 2021. Dal Fiscal Monitor dello stesso Fmi, inoltre, emerge che il deficit-Pil Usa è atteso al livello monstre del 15,4% nel 2020.
Intanto è arrivata oggi la nuova mossa anti-COVID 19 della banca centrale cinese.
La People’s Bank of China ha tagliato infatti il tasso a un anno sui prestiti a medio termine (MLF) per le banche di 20 punti base. Il tasso è sceso dal 3,15% precedente al 2,95%, minimo storico. La mossa garantisce una iniezione di liquidità pari a 100 miliardi di yuan.