Borsa Tokyo -0,42%, Hong Kong -1,85% con proteste in Cina: si invocano dimissioni Xi Jinping
Borse asiatiche in ribasso, sulla scia dei continui timori legati agli effetti della nuova ondata Covid in Cina sull’economia del paese. Effetti che stanno diventando sempre più visibili nei dati.
Nel fine settimana è emerso che, nel periodo compreso tra gennaio e ottobre di quest’anno, i profitti industriali della Cina hanno accelerato il trend al ribasso, rispetto al periodo compreso tra gennaio e settembre, scontando le conseguenze della nuova ondata di infezioni Covid-19 e delle restrizioni e misure di lockdown che il governo di Pechino ha varato nell’ambito della sua politica di Zero Covid sia sulla domanda che sull’attività economica.
Ora la Cina fa fronte anche alle forti proteste da parte di diversi cittadini, che criticano la rigidità delle restrizioni della politica di tolleranza zero nei confronti del Covid.
Diverse le manifestazioni di giovani che hanno invocato le dimissioni del presidente cinese Xi Jinping e la fine del comunismo.
Wall Street ha chiuso contrastata nell’ultima sessione della scorsa settimana:
Il Dow Jones è salito nella sessione di venerdì scorso – giorno del Black Friday, in cui la borsa Usa ha chiuso in via anticipata alle 13 ora di New York, in rialzo di 152.97 points, o dello 0,45%, a 34.347,03: per il DJ si è trattato della terza sessione consecutiva di rialzi; lo S&P 500 è sceso dello 0,03% a 4.026,12, mentre il Nasdaq Composite ha ceduto lo 0.52% a 11.226,36.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione odierna in calo dello 0,42%. La borsa di Hong Kong arretra dell’1,86%, Shanghai cede più dell’1%, Seoul -1,18%, Sidney -0,42%.