Borsa Tokyo -0,41% nonostante rassicurazioni Bank of Japan. Borsa Hong Kong balza con notizie Cina
Borse asiatiche contrastate, con le notizie che arrivano dalla Cina relative alla decisione del governo di Pechino di abbandonare la politica zero Covid che continuano a tenere banco.
Per ora prevale l’ottimismo: si scommette su una crescita economica della Cina, apparentemente destinata al reopening, più solida.
Allo stesso tempo, si intensificano però le preoccupazioni per il balzo delle infezioni, che prosegue in un paese sprovvisto di un piano alternativo a quello della tolleranza zero nei confronti del Covid adottato fino a poco fa.
Detto questo, la borsa di Hong Kong scatta fino a oltre l’1,9%, beneficiando dell’annuncio cinese di cancellare l’obbligo di quarantena per i viaggiatori in arrivo, per poi limare i guadagni e salire dell’1,35%.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,41%, nonostante la Bank of Japan abbia reiterato che i cambiamenti apportati la scorsa settimana al controllo della curva dei rendimenti non comportano una virata dalla sua politica monetaria, che rimane espansiva.
La Bank of Japan, banca centrale del Giappone, ha aumentato la scorsa settimana il range di oscillazione dei tassi dei titoli di stato del Giappone, dalla precedente forchetta compresa tra -0,25% e 0,25% alla nuova banda, al nuovo range tra il -0,5% e il +0,5%.
La modifica annunciata all’YCC corrisponde di fatto a una manovra di politica monetaria restrittiva visto che, in questo modo, la banca centrale del Giappone permetterà ai tassi di lungo termine di salire da 25 punti base (il precedente limite fissato con la politica YCC) a 50 punti base.
Nel comunicato diffuso oggi, la BoJ ha sottolineato tuttavia che “l’espansione del range per le fluttuazioni dei tassi a 10 anni dei titoli di stato non intende modificare la direzione della politica monetaria accomodante”.
“Si tratta di una misura volta a rendere l’attuale politica monetaria accomodante più sostenibile”, ha continuato la BoJ, aggiungendo anche che una eventuale revisione del target di inflazione pari al 2% “non sarebbe appropriata”.
“La revisione di quel valore non sarebbe appropriata, in quanto potrebbe rendere il target ambiguo e la risposta di politica monetaria inadeguata”, ha puntualizzato la Bank of Japan, guidata dal governatore Haruhiko Kuroda.
Riguardo agli altri listini azionari asiatici, male Seoul con un calo superiore al 2%; Sidney -0,30%, Shanghai -0,27%.