Borsa Tokyo -0,37%, Hong Kong cede più dell’1% post Fed. E’ il Super giovedì delle banche centrali: futures Ue in rosso
Borse asiatiche in ribasso dopo l’annuncio sui tassi da parte della Fed e sulla scia di alcuni dati negativi arrivati dal fronte macro della Cina. Nel mese di novembre, le vendite al dettaglio cinesi sono scese del 5,9% su base annua, peggio della flessione del 3,7% attesa dal consensus degli analisti.
Si tratta inoltre di un peggioramento evidente, rispetto al calo dello 0,5% su base annua del mese di ottobre. La produzione industriale, sempre della Cina, è salita invece su base annua del 2,2%, a un ritmo inferiore rispetto all’aumento del 3,6% atteso e in rallentamento rispetto al tasso di crescita del 5% di ottobre. Gli investimenti in asset fissi sono saliti del 5,3% su base annua, meno del +5,6% previsto dagli analisti e a un tasso inferiore rispetto alla crescita del 5,8% dei primi dieci mesi dell’anno. Il sentiment sui mercati azionari globali è sostanzialmente negativo, dopo che la Fed di Jerome Powell ha lasciato intendere di essere ancora molto determinata a sconfiggere la piaga dell’inflazione.
Nella giornata di ieri, Fed-Day, la banca centrale americana ha annunciato di aver alzato i tassi sui fed funds di 50 punti base, al nuovo range compreso tra il 4,25% e il 4,5%.
La stretta monetaria, di entità inferiore rispetto ai precedenti quattro rialzi consecutivi dei tassi di 75 punti base, ha portato i tassi Usa al record degli ultimi 15 anni. Largamente atteso, non è stato il rialzo a deprimere il sentiment dell’azionario. Piuttosto, la Fed si è mostrata più hawkish nel dot plot, prevedendo un tasso terminale più alto di quanto precedentemente atteso; sempre dal dot plot è emerso che i tassi Usa non saranno tagliati prima del 2024. Nel comunicato del Fomc, è rimasta la frase secondo cui la banca centrale Usa “anticipa che gli aumenti dei tassi saranno appropriati” e, nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi, il presidente della Fed Jerome Powell ha detto che avrà bisogno di più dimostrazioni del fatto che l’inflazione Usa stia scendendo in modo sostenibile.
In Asia, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,37%. La borsa di Hong Kong cede
l’1,22%, Shanghai -0,29%, Seouk -1,6%, Sidney -0,64%. Futures Usa incerti: quelli sul Nasdaq cedono lo 0,17%, quelli sullo S&P 500 sono invariati con -0,01%, quelli sul Dow Jones fanno +0,03%. I futures sugli indici azionari europei sono in ribasso nel giorno dell’ultimo atto del 2022 anche per la Bce di Christine Lagarde. In calendario anche l’annuncio della Bank of England e della Swiss National Bank. Un super giovedì delle banche centrali: arrivato anche l’annuncio dell’Autorità monetaria di Hong Kong, che si è adeguata al rialzo dei tassi annunciato dalla Fed di Jerome Powell, con una stretta monetaria di 50 punti base al 4,75%.
La mossa si spiega con il peg del dollaro di Hong Kong al dollaro Usa, che va avanti da circa 40 anni, che vede il dollaro di Hong Kong muoversi all’interno di un range di oscillazione sul biglietto verde.