Borsa Milano nel Cedola Day chiude in rosso. Ftse Mib a -2,68%, male Fca e Intesa
Si chiude una giornata debole per tutte le borse europee e non è esente Milano dove l’indice Ftse Mib segna una flessione del 2,68% a quota 20.539,87 punti. E’ il giorno del “Cedola Day’ con 21 società che distribuiscono il dividendo ai loro azionisti. Tra i singoli titoli, Intesa Sanpaolo vanta una maxi-cedola di 0,197 euro per azione che corrisponde a un dividend yield vicino al 9%. In seconda piazza Azimut (1,5 euro per azione) con dividend yield superiore all’8%. Poi UnipolSai (0,145 euro), Generali (0,90 euro) e Banca Generali (1,25 euro), tutte con rendimento superiore al 5 per cento. Anche per Eni il dividend yield è superiore al 5% che stacca il saldo dividendo 2018 di 0,41 euro per azione (l’acconto è stato distribuito in autunno).
In fondo al listino milanese troviamo FCA (-10,52%) che ha staccato un dividendo straordinario di 1,30 euro per azione legato dall’utilizzo della liquidità generata dalla cessione di Magneti Marell. Profondo rosso anche per Intesa (-8,87%)la società più generosa per il dividendo. Male anche Stm (-9,15%) che sconta l’annuncio da parte di Google della sospensione della fornitura di diversi servizi chiave del sistema operativo Android a Huawei. Il colosso cinese delle tlc rappresenta uno dei principali clienti del gruppo italo-francese, per cui un blocco delle forniture impatterebbe negativamente sui conti di STm.
In rosso anche Bper (-6,04%) e Azimut (-7,79%). Controcorrenti il titolo Juventus (+0,36%) dopo che venerdì scorso è stato annunciato il divorzio tra il club e l’allenatore Massimiliano Allegri e Poste Italiane ( +0,89%). Telecom chiude a -1,17% in attesa della diffusione dei conti del primo trimestre.