Borsa Milano in netto calo, si salvano i titoli oil grazie a rally petrolio
Piazza Affari in calo con gli investitori preoccupati dai nuovi sviluppi della crisi energetica (nel weekend Gazprom ha interrotto le forniture di gas all’Italia) e dalle difficoltà del colosso bancario svizzero Credit Suisse . L’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,84% a 20.475 punti, riavvicinandosi ai minimi a quasi due anni toccati settimana scorsa. Tra le big del listino milanese in deciso calo Ferrari (-1,77%), STM (-1,5%) e Campari (-2,33%). La peggiore è Banca Generali con oltre -6% dopo il boom rialzista di venerdì a seguito di rumor di possibile vendita. Bene invece i titoli oil (+1,3% ENI, +4,8% Tenaris) in scia al rally del petrolio.
A pesare sui mercati azionari oggi contribuisce anche il forte rialzo dei prezzi del petrolio in scia ad alcune indiscrezioni, secondo cui l’organizzazione Opec+ starebbe considerando l’opzione di annunciare un taglio superiore a 1 milione di barili al giorno, al fine di sostenere i prezzi del greggio. La prossima riunione dell’Opec + è attesa per dopodomani, 5 ottobre. Il taglio dell’output sarebbe il più forte dal 2020, quando l’Opec+ ridusse la produzione di un valore record di 10 milioni di barili al giorno, sulla scia del crollo della domanda provocato dalla pandemia del Covid.
Si guarda anche al Regno Unito con il governo a guida Liz Truss che ha fatto marcia indietro sul controverso taglio dell’aliquota massima del 45%; una decisione che sta dando fiato alla risalita della sterlina.