Borsa Italiana: FCA ancora sotto i riflettori e trascina Exor. Fuga dalle banche
I mercati di frontiera sono tornati nel mirino degli speculatori? Se lo chiedono in queste giornate dalle parti di Milano e Madrid, quanto i primi segnali di alert sono tornati a squillare forte. In primis lo spread fra BTp e Bund, salito oggi sino a quota 175 punti base e segnando il secondo maggior rialzo sul mercato dei bond europei dietro al solo Portogallo.
Secondo campanello d’allarme, invece, riguarda l’azionario, con l’indice FTSE Mib che ha terminato la terza seduta consecutiva chiusa in rosso, la seconda peggior borsa continentale dopo Madrid.
Per gli analisti di Mps Capital Service la settimana in corso “sancisce la fine del periodo estivo a causa soprattutto l’imminente ripresa del flusso di emissioni sul primario, insieme all’inizio del clima elettorale che potrebbe scaldarsi dopo la pausa estiva nella Penisola”, ma non solo.
Secondo gli esperti si sarebbe esaurito “l’effetto supporto esercitato dalle ricoperture, nel corso dell’estate, dell’eccesso di posizioni corte che si era venuto a creare tra marzo ed aprile, ossia durante la fase elettorale francese, sul timore di vittoria della Le Pen”.
In questo quadro l’indice FTSE Mib ha chiuso in rosso di mezzo punto a 21.620,28 punti, azzoppato dal capitombolo di Mediaset e dalle performance negative dei titoli finanziari. Il Biscione ha chiuso con un passivo dell’1,71% a 3,334 euro.
Il titolo risente di due fattori molto importanti, in primo luogo il taglio delle stime sulle vendite da parte del gigante media inglese Wpp (il leader mondiale nel settore della pubblicità ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulle vendite dell’intero anno dopo aver mancato gli obiettivi nei primi sei mesi del 2017 e cede oltre 12 punti alla Borsa di Londra) e in secondo luogo dell’esclusione dall’indice Stoxx Europe 600 a partire dal 18 settembre prossimo decisa dall’index provider STOXX Ltd.
Male il settore creditizio, con i cali accentuati di Banco Bpm, -2,47% a 3,15 euro (peggior blue chip di giornata), UBI Banca, -2,05% a 3,91 euro e Finecobank, -2,07% a 7,09 euro. Gli istituti tricolore sono tornati ad essere osservati speciali nella sessione odierna dopo la nota di Goldman Sachs, che ha apportato alcuni cambiamenti nei giudizi di alcuni titoli.
Sul fronte degli acquisti sono poche le note positive e si concentrano prevalentemente nel settore industrial e automotive. Riflettori sempre accesi su FCA, +5,75% a 12,13 euro, con il titolo che ha aggiornato altri record assoluti cavalcando l’onda prospettica di nuovi scorpori che potrebbero riguardare la valorizzazione dei marchi Maserati, Alfa e Magneti Marelli.
Anche Exor, +1,42% a 53,3 euro, beneficia del rialzo della controllata FCA, mentre Brembo si è mossa in scia al comparto ed ha chiuso in rialzo dell’1,41% a 12,96 euro.