Boom tassi Treasuries post minute Fed: confermata inversione curva rendimenti in tratto 2-10 anni
Scatto al rialzo dei tassi dei Treasuries Usa dopo la pubblicazione delle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, relative all’ultima riunione del 15 giugno, quando la banca centrale Usa guidata da Jerome Powell ha alzato i tassi di 75 punti, al nuovo range compreso tra l’1,50% e l’1,75%, procedendo alla stretta monetaria più forte dal 1994.
Dalle minute è emersa l’impostazione hawkish della Fed, determinata ad alzare ulteriormente i tassi nella sua lotta contro l’inflazione.
Una stretta monetaria di 50 o di 75 punti base sarebbe “probabilmente appropriata” nella prossima riunione di luglio, in calendario il 26 e il 27 luglio. Dai verbali è risultato che la Fed potrebbe diventare ancora più aggressiva, nel caso in cui l’elevata inflazione dovesse persistere.
I tassi sui Treasuries a 10 anni sono così scattati dopo la pubblicazione delle minute di oltre +11 punti, fino al 2,924%, mentre quelli a 30 anni sono saliti di oltre 10 punti base, al 3,126%. La curva dei rendimenti Usa rimane tuttavia invertita, in quanto i tassi dei Treasuries a 2 anni sono più alti di quelli decennali, scattando di ben 15 punti base fino al 2,967%.
L’inversione della curva dei rendimenti nel tratto 2-10 anni è nota per essere considerata segnale che anticipa l’arrivo di una recessione, anche se diversi sono gli economisti che hanno cercato di sfatare la correlazione.
L’ultima volta che la curva dei rendimenti si è invertita è stata a giugno, seppur per una breve durata. L’inversione si era manifestata già nella sessione del 31 marzo scorso.