Boccia su legge bilancio: ‘reddito cittadinanza non sia disincentivo a lavoro, con quota 100 ingresso giovani non automatico’
E’ necessario “evitare che il reddito di cittadinanza diventi un disincentivo al lavoro, anche in termini di convenienza”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, in occasione del convegno organizzato dal suo centro studi.
Boccia ha precisato che bisogna “mettere al centro la questione lavoro” e che “il fine del reddito di cittadinanza deve essere l’accompagnamento all’occupazione”.
Il numero uno di Confindustria ha parlato anche della riforma delle pensioni. “Non è automatico che se si esce a quota 100 entrano i giovani”, rilanciando: “servirebbe un grande piano d’inclusione dei giovani”.
Tra l’altro, è stato lo stesso CSC a scrivere negli Scenari economici che “sarebbe cruciale non fare retromarcia rispetto alle riforme pensionistiche degli scorsi anni”.
In un sistema come quello italiano “dove i contributi di chi lavora servono ogni anno a pagare le pensioni di chi si è ritirato dalla vita attiva” sarebbe necessario “un aumento del già elevato prelievo contributivo sul lavoro”.
Dunque “è opportuno evitare passi indietro pericolosi rispetto a quel processo di riforma del sistema pensionistico in atto dal 1992, che ha reso la spesa previdenziale italiana sostenibile nonostante l’invecchiamento della popolazione”.