BMW richiama 1,36 milioni di veicoli in Cina per airbag difettosi
La casa automobilistica tedesca Bmw sta procedendo al richiamo di 1,36 milioni di veicoli in Cina, a seguito della rilevazione di un difetto negli airbag che potrebbe compromettere la sicurezza dei passeggeri. La notizia è stata diffusa dall’autorità di regolamentazione del mercato cinese, Samr, che ha evidenziato come il dispositivo di gonfiaggio dell’airbag, situato in alcuni modelli di volanti della marca, possa esplodere, causando l’emissione di detriti pericolosi per i passeggeri.
Il richiamo interessa sia le vetture prodotte localmente dalla Bmw che quelle importate. La nota diffusa chiarisce che tutte le riparazioni necessarie saranno effettuate senza alcun costo per i proprietari dei veicoli. Gli airbag al centro di questa vicenda provengono dall’azienda giapponese Takata, che dopo essere stata coinvolta in numerosi richiami di veicoli di vari marchi (tra cui Mazda, Ford, Honda e Bmw) a partire dal 2014 per problemi simili, è eventualmente fallita.
Già nel mese di luglio, Bmw aveva intrapreso un’azione di richiamo per lo stesso problema negli Stati Uniti, che aveva interessato quasi 400.000 veicoli. Questi eventi sottolineano l’importanza della sicurezza dei componenti auto e le ripercussioni che difetti di fabbricazione possono avere sulla sicurezza dei passeggeri e sulla reputazione dei produttori automobilistici.