Bio-on rimbalza ancora: sospeso a +11,5%, società diffonde pareri di due esperti
Bio-on prosegue sulla strada degli acquisti dopo i forti ribassi della scorsa settimana in scia alla pubblicazione del report del fondo speculativo newyorchese Quintessential Capital Management. Partendo dal rimbalzo di venerdì scorso scattato dopo l’operazione d’acquisto di azioni effettuate dal presidente e a.d. di Bio-on, Marco Astorri, e dal vicepresidente, Guy Cicognani, questa mattina il titolo del gruppo delle bioplastiche, quotato sull’Aim Italia, è partito al rialzo e poco dopo l’avvio è stato fermato a quota 26,75 euro (+11,5%), ed ora è in asta di volatilità.
In una lunga nota pubblicata oggi da Bio-on, L’attenzione si sposta sulla questione della tecnologia (messa sotto accusa dal fondo), portando il parere e le testimonianze di due esperti in campo scientifico. La prima è quella di Paolo Galli (tra gli scienziati più influenti al mondo nell’industria della plastica), nonché alla guida dello Scientific Advisory Board della società bolognese, e la seconda è quella di Paola Fabbri (Phd in ingegneria dei materiali, professoressa associata dell’università di Bologna). Entrambi hanno realizzato due video sul tema.
Le parole di Paolo Galli pubblicate sul sito del gruppo bolognese (link youtu.be/vagQK_mlQjg): “Oggi non possiamo vivere senza materie plastiche, ma bisogna che gli diamo anche la proprietà di vera bio degradabilità. Ci sono oggi sul mercato molti prodotti definiti bio degradabili, che in realtà non lo sono. Questo Pha polimerico dall’alto peso molecolare, ha una struttura che ricorda moltissimo nelle proprietà il polipropilene, il quale è una materiale perfetto ma non bio degradabile. Adesso riusciamo a fare il polipropilene che ha anche la caratteristica della biodegradabilità. Certamente, fondamentalmente, assolutamente biodegradabile. Lo dicono tonnellate di pubblicazioni e non possono essere messe in dubbio. È quello che mancava alle materie plastiche più buone e adesso riusciamo anche a dosare la durata nel tempo. Come scienziato ho sempre sognato un prodotto del genere, adesso vedo delle possibilità e trovo questo futuro molto stimolante, penso che aprirà delle porte nuovissime all’impiego delle materie plastiche nella nostra vita di tutti i giorni”.
Positive anche le dichiarazioni di Paola Fabbri (link per il video integrale youtu.be/n2-8dCvXvEg). “Mi aspetto che nei prossimi decenni si raggiungano dei traguardi con le nuove bioplastiche davvero impensabili e lo dico perché abbiamo raggiunto già adesso risultati che solo due, tre, quattro anni fa ritenevamo sul fronte delle applicazioni industriali dei Pha completamente da sognatori – ha detyto Fabbri -. Abbiamo cercato noi stessi di ricreare un background, una competenza che potesse essere a disposizione in primis di Bio-on per migliorare e ottimizzare i propri materiali e implementarli, ma anche via via dei partner industriali che hanno necessità di provare e testare sulle proprie tecnologie questi materiali”.