Bio-on rimbalza (+10%), Quintessential bolla come ‘incomprensibili’ le dichiarazioni di Astorri
In risalita le quotazioni di Bio-on dopo i forti cali delle prime due sedute del mese (-48% il 1 ottobre e -10% ieri). Il titolo del gruppo bolognese delle bioplastiche segna un progresso del 10,78% a quota 9,97 euro.
I dati relativi al primo semestre 2019 di Bio-on, accusata lo scorso luglio dal fondo Quintessential Capital Management di essere una grande bolla basata su tecnologia improbabile, evidenziano una perdita netta più che triplicata a 10,142 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2018. I ricavi sono scesi a 917 mila euro dai 6,123 milioni del primo semestre 2018. Una diminuzione dovuta alla scelta aziendale di rallentare nella prima parte dell’anno 2019 le attività di licensing nell’ottica di sviluppo dell’attività produttiva diretta, scelta con conseguenti implicazioni sulle attività di investimento e sviluppo.
Bio-on ha ridotto le previsioni di vendita per l’intero 2019 da parte di clienti esterni a 20 milioni di euro, rispetto alle precedenti linee guida che erano di un fatturato complessivo di 78 milioni.
Oggi il fondo Quintessential Capital Management (QCM) ha commentato quanto riferito dal presidente e ceo di Bio-On, Marco Astorri, che ritiene l’attacco di luglio del fondo la ragioen principale delle difficoltà della società.
Quintessential in una breve nota stampa bolla come “incomprensibili” le affermazioni del signor Marco Astorri, secondo il quale la responsabilità dei disastrosi dati della semestrale di Bio-on sarebbe da ricondurre all’attività di denuncia del Fondo Quintessential. Il fondo speculativo newyorkese guidato da Gabriele Greco rimarca come i dati della Semestrale presentati al Mercato nella tarda serata del 30 settembre, sono riferiti al periodo 1 gennaio 2019/30 giugno 2019, mentre il fondo ha pubblicato le proprie ricerche nel mese di luglio 2019.