Bio-on crolla ancora: -14% e titolo sospeso
Archiviata una settimana da incubo, con un calo di oltre il 55% a seguito della diffusione dei conti del primo semestre e della revisione dei target per l’intero anno, proseguono anche oggi le vendite su Bio-on. Il titolo del gruppo bolognese delle bioplastiche risulta anche oggi il peggiore di tutta Piazza Affari con un calo del 13,92% a 7,36 euro. Al momento è sospeso per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo.
La società fondata da Marco Astorri, accusata lo scorso luglio dal fondo Quintessential Capital Management di essere una grande bolla basata su tecnologia improbabile, ha evidenziato una perdita netta più che triplicata a 10,142 milioni di euro nel primo semestre. Nei primi sei mesi dell’anno i ricavi sono stati pari a 917 mila euro, di cui 767 mila realizzati con terzi, rispetto ad un totale ricavi del primo semestre 2018 pari a 6,123 mln. Questa diminuzione, rimarca Bio-on, è dovuta alla scelta aziendale di rallentare nella prima parte dell’anno 2019 le attività di licensing nell’ottica di sviluppo dell’attività produttiva diretta, scelta con conseguenti implicazioni sulle attività di investimento e sviluppo.
Bio-on ha ridotto le previsioni di vendita per l’intero 2019 da parte di clienti esterni a 20 milioni di euro, rispetto alle precedenti linee guida che erano di un fatturato complessivo di 78 milioni.