Bce, Tria corregge il tiro su monetizzazione deficit e sovranismo nordico: era dibattito accademico
“Era un dibattito accademico dentro una università. Stavamo discutendo in linea generale come finanziare gli investimenti pubblici. Ho detto che un deficit in investimenti pubblici può essere finanziato attraverso debito aggiuntivo, ma può essere finanziato anche attraverso emissione di moneta per finanziare un programma europeo di investimenti pubblici, che non ha nulla a da vedere con lo stock di debiti”. Così il ministro dell’economia Giovanni Tria ha corretto il tiro, dopo che ieri, in un intervento alla Luiss, aveva affermato che era arrivato “il momento di affrontare il tabù della monetizzazione”.
Nel commentare la possibilità del “finanziamento in moneta del deficit” nell’area euro, ovvero l’intervento diretto della Bce nelle emissioni di titoli di stato, in un intervento al Global Sustainability Forum della Luiss, Tria aveva accusato i paesi del Nord Europa per la loro opposizione nei confronti dell’opzione, parlando di “sovranismo nordico”.
Tria aveva comunque ammesso che l’ok a un tale tipo di intervento da parte della banca centrale europea avrebbe richiesto una revisione dello Statuto piuttosto complicata.
“Non dobbiamo dimenticare che esiste un secondo modo di finanziare un deficit, che è il finanziamento monetario. Questo non è più a disposizione di un singolo Paese, ma almeno sul piano teorico lo è per l’Europa, anche se ciò richiederebbe una non prevedibile revisione dello statuto della Bce”, aveva detto il titolare del Tesoro.