Bce, Lagarde annuncia inflazione rivista al rialzo: +6,8% in 2022, +3,5% in 2023, +2,1% in 2024
La Bce ha rivisto al rialzo le stime sull’inflazione dell’area euro. E’ quanto ha detto Christine Lagarde, numero uno della Bce, nella conferenza stampa che ha seguito l’annuncio dell’Eurotower sulle prossime mosse di politica monetaria. L’inflazione headline è attesa ora in rialzo del 6,8% in 2022, +del 3,5% nel 2023 e del 2,1% nel 2024.
A fronte di una inflazione galoppante anche nell’area euro, la Bce si prepara a una svolta epocale, destinata a spazzare via, in particolare, i due pilastri su cui cui si è imperniata la sua strategia: i tassi negativi (il tasso sui depositi rimane tuttora pari a -0,50%) e il Quantitative easing, ovvero il bazooka monetario con cui la Bce ha fatto incetta di BTP, Bund e gli altri titoli di debito pubblico e, in generale, degli altri asset dei paesi euro.
Nel comunicato con cui è stata annunciata la decisione di lasciare invariati rispettivamente a 0,00%, 0,25% e -0,50% il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito, la banca centrale europea ha preannunciato un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base a luglio, aggiungendo di aspettarsi di alzare i tassi anche a settembre.
“Guardando oltre, il Consiglio direttivo della Bce prevede di alzare i tassi di interesse chiave, ancora, a settembre. L’entità di questo aumento dei tassi dipenderà dall’aggiornamento dell’outlook sull’inflazione di medio termine”.