Bce, Draghi: tassi negativi, troppo presto parlare di ‘tiering’
‘E’ troppo presto parlare di un sistema di differenziazione di tassi, in particolare di tiering, in riferimento ai tassi sui depositi” presso la Bce, che rimangono negativi al -0,40%. E’ quanto ha detto il numero uno della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa successiva all’annuncio della banca centrale sui tassi.
Da segnalare come in una nota recente Barclays aveva ipotizzato come la banca centrale potrebbe decidere di “aggiustare la forward guidance sui tassi di interesse, in concomitanza con la scadenza della formulazione attuale”, facendo magari una distinzione tra il tasso di rifinanziamento (che al momento è pari a zero) e il tasso sui depositi, che invece è negativo, pari a -0,4%.
La Bce, recitava la nota, potrebbe magari aprire “la porta a un intervento che renderebbe meno negativo il tasso sui depositi (alzandoli, dunque)”, allo stesso tempo segnalando “la volontà (di Francoforte) di far rimanere i tassi di rifinanziamento a zero per più tempo”.
Nella riunione odierna il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al −0,40%.
Confermata anche la forward guidance. Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla fine del 2019 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.