News Notizie Notizie Italia Bankitalia, Visco: ‘tassi BTP e spread in calo, anche per flessione rischio ridenominazione’

Bankitalia, Visco: ‘tassi BTP e spread in calo, anche per flessione rischio ridenominazione’

31 Ottobre 2019 11:41

“Grazie alla diminuzione dell’incertezza sull’orientamento delle politiche economiche nazionali, alle minori tensioni con le istituzioni europee e al maggiore accomodamento monetario, i rendimenti dei titoli di Stato italiani si sono ridotti in misura significativa, raggiungendo livelli storicamente molto bassi; sulla scadenza decennale sono oggi intorno all’1 per cento”. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nel discorso proferito in occasione della 95esima giornata mondiale del risparmio organizzata dall’Acri.

Visco ha proseguito, ricordando che “il differenziale rispetto ai corrispondenti titoli tedeschi è sceso dal picco relativo di quasi 290 punti base alla fine dello scorso mese di maggio a poco più di 130 nell’ultima settimana;

esso resta però più elevato di quello registrato dai titoli pubblici di altri paesi dell’area, quali la Spagna e il Portogallo. Alla flessione ha contribuito anche il calo del premio per il rischio di ridenominazione, sceso quasi a 30 punti base, un livello simile a quello dei primi mesi del 2018″.

“Le condizioni finanziarie accomodanti attenuano gli effetti restrittivi provenienti dal contesto globale – ha detto ancora Visco – per la nostra economia si tratta di un’opportunità da non disperdere. In prospettiva l’onere medio del debito resterebbe su una traiettoria discendente, riducendo lo sforzo necessario a ottenere un avanzo primario sufficiente a garantire l’equilibrio dei conti pubblici. Il calo degli interessi sui titoli di Stato si è già riflesso in una significativa diminuzione del costo della raccolta bancaria all’ingrosso e delle obbligazioni emesse dalle imprese; sono lievemente scesi anche i tassi di interesse sui prestiti bancari a famiglie e imprese, che rischiavano di aumentare significativamente qualora le tensioni nel mercato dei titoli pubblici non fossero rientrate nel corso dell’anno”.