Bankitalia, Visco: ‘fiammata giugno spread BTP-Bund non coerente con fondamentali nostra economia’
L’impennata dello spread BTP-Bund e dei tassi sui BTP successiva all’ultima riunione del Consiglio direttivo della Bce di Christine Lagarde “non è stata coerente con i fondamentali dell’economia italiana”. Lo ha detto il numero uno di Bankitalia Ignazio Visco, nel suo intervento all’assemblea annuale dell’ABI, ricordando la fiammata dei tassi dei BTP e dello spread, poi rientrata con l’annuncio, da parte della Bce, di un nuovo strumento contro la frammentazione dell’area euro, il cosiddetto scudo anti-spread salva Btp:
“Anche per l’ingiustificata percezione di un orientamento monetario particolarmente aggressivo – ha spiegato il governatore di Bankitalia – la prima metà di giugno è stata caratterizzata da una netta revisione al rialzo delle attese sull’evoluzione dei tassi ufficiali e da un brusco aumento dei tassi di interesse a lungo termine, che svolgono un ruolo chiave per l’attività economica di imprese e famiglie. Le tensioni hanno investito il mercato obbligazionario, pubblico e privato, e si sono estese a quello azionario”.
Visco ha continuato: “Il notevole ampliamento dei differenziali di rendimento tra i titoli di Stato dei paesi dell’area dell’euro percepiti come più vulnerabili e quelli tedeschi segnalava crescenti rischi di frammentazione dei mercati lungo i confini nazionali. A fronte di questi andamenti, il 15 giugno in una riunione straordinaria il
Consiglio direttivo ha deciso che i reinvestimenti nell’ambito del Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) saranno condotti in maniera flessibile e ha annunciato l’accelerazione dei lavori per la creazione di un nuovo strumento volto a contrastare la frammentazione. Tali misure mirano ad assicurare una trasmissione quanto più possibile omogenea della politica monetaria in tutti i paesi dell’area, garantendo l’ordinata normalizzazione necessaria per riportare l’inflazione in linea con l’obiettivo di stabilità dei prezzi”.
Visco ha rimarcato che “l’annuncio delle decisioni del Consiglio ha contribuito a una repentina e significativa riduzione degli spread sulle obbligazioni pubbliche; il picco di circa 250 punti base toccato dal differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato decennali di Italia e Germania (dunque spread BTP-Bund) poco prima della metà di giugno non è coerente con i fondamentali della nostra economia”.
Concludendo le riflessioni sull’impennata recente e poi rientro dello spread BTP-Bund, Visco ha sottolineato che “il contesto resta comunque di elevata volatilità”.
“Rimane pertanto cruciale prevenire un inasprimento eccessivo delle condizioni di finanziamento, che avrebbe gravi ricadute sulla stabilità finanziaria, sull’attività economica e, in ultima analisi, sulla crescita dei prezzi nel medio periodo. È fondamentale che all’azione della politica monetaria si affianchi una chiara determinazione delle autorità fiscali a mantenere le finanze pubbliche in un percorso di riequilibrio”.