Bank of Japan, minute: Ueda non ha nessuna fretta di dire stop ai tassi negativi. Borsa Tokyo +1,13%, yen giù su euro e dollaro
La diffusione delle minute relative all’ultimo meeting della Bank of Japan del 18-19 dicembre dimostrano che il governatore Kazuo Ueda non ha alcuna fretta di porre fine alla politica monetaria estremamente accomodante della banca centrale del Giappone.
Lo yen scende così nei confronti del dollaro Usa, con il rapporto USD-JPY che balza dello 0,25% a JPY 142,74.
Lo yen è in calo anche nei confronti dell’euro, con il cambio EUR-JPY in rialzo dello 0,29%, a JPY 157,67. Il calo della valuta giapponese ha sostenuto il trend della borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che ha chiuso oggi la sessione in rialzo dell’1,13%, a quota 33.681,24 punti.
Dalle minute è emerso che un esponente della Bank of Japan ha sottolineato che la BoJ deve continuare “in modo paziente con la politica monetaria accomodante”, incentrata sui tassi negativi e sul controllo della curva dei rendimenti.
Un altro esponente ha sottolineato che, al fine di porre fine alla politica monetaria estremamente espansiva, la Bank of Japan deve assistere al raggiungimento del target di inflazione, pari al 2%, in modo sostenibile e stabile.
Il 19 dicembre scorso la Bank of Japan ha annunciato la decisione, presa all’unanimità, di lasciare i tassi di riferimento del Giappone invariati al -0,1%.
Confermata anche la politica del controllo della curva dei rendimenti (YCC), a cui la banca centrale aveva apportato una importante modifica alla fine di luglio, quando aveva alzato all’1% il limite superiore della forchetta di oscillazione dei rendimenti dei titoli di stato giapponesi tollerata.