Banco Bpm torna tema M&A in primo piano: per Imi improbabile processo consolidamento inizi nel 2019
Il tema del consolidamento sarà un capitolo del piano industriale di Banco Bpm, atteso in autunno. A dirlo nel corso di una intervista ad “Affari & Finanza” di Repubblica, Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, che pone qualche paletto.
“Penso di sì, è inevitabile. Ci vuole però una situazione macro e politica più chiara, per capire in che direzione sta andando il Paese. E un regolatore che dia tempi che consentano la realizzazione di un progetto industriale che si auspica possa essere almeno a tre anni”. Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono le aree che verranno prese in considerazione in caso di M&A.
“Riteniamo che il consolidamento del settore bancario italiano sia necessario per consentire alle banche di medie dimensioni di generare una redditività in linea con il loro costo del capitale, in considerazione di un quadro di bassi tassi di interesse”, scrivono gli esperti di banca Imi che hanno una raccomandazione d’acquisto su Banco Bpm, con un target price di 2,8 euro. “Consideriamo però improbabile che il processo di consolidamento possa iniziare nel 2019”, aggiungono gli analisti.