News Notizie Notizie Italia Banco Bpm: accordo con Aviva per riacquisto quota in Avipop Assicurazioni

Banco Bpm: accordo con Aviva per riacquisto quota in Avipop Assicurazioni

29 Settembre 2017 08:24

Banco Bpm ha annunciato di avere sottoscritto un accordo con il gruppo Aviva in merito al riacquisto del 50%+1 azione del capitale di Avipop Assicurazioni detenuto da Aviva Italia Holding. Avipop Assicurazioni è la compagnia operante nei rami danni, cui fa capo Avipop Vita, compagnia operante nei rami vita, che opera attraverso la rete distributiva del gruppo Banco BPM (escluse le filiali e agenzie di Bpm Spa).

Come già comunicato al mercato in relazione alla disdetta dell’accordo distributivo di bancassurance con Avipop Assicurazioni e Avipop Vita, Aviva Italia Holding ha esercitato l’opzione Put sull’intera partecipazione dalla stessa detenuta in Avipop Assicurazioni (50%+1azione).

L’accordo definisce consensualmente il corrispettivo che Banco BPM riconoscerà ad Aviva Italia Holding a fronte della cessione della partecipazione senza dover ricorrere alle procedure previste dagli accordi tra le parti per la determinazione del prezzo di acquisto. In particolare, i termini economici dell’accordo con Aviva, che tengono conto tra l’altro dei criteri di valorizzazione della partecipazione stabiliti da Patto Parasociale, prevedono un prezzo per l’acquisto del 50%+1 azione di Avipop Assicurazioni pari a 252,5 milioni di euro, corrispondente a una valorizzazione per il 100% della società pari a 505 milioni. Inoltre, secondo quanto concordato tra le Parti, ad Aviva è riconosciuto il diritto di percepire il 50% del dividendo a valere sull’utile ordinario 2017 di Avipop Assicurazioni, determinato, sulla base delle stime disponibili e dei risultati già raggiunti dalla Compagnia al 30 giugno 2017, in 12,5 milioni. “Il riacquisto della partecipazione in Avipop Assicurazioni da parte della banca, soggetto alle autorizzazioni di legge, comporterà una riduzione di 15 bps sul CET 1 ratio fully phased rispetto al dato al 30 giugno 2017 (pari al 10,40% e all’11,31% proforma)”, precisa il gruppo in una nota.