Banche: sofferenze nette sotto i 54 mld, -39% dai picchi del 2015
A marzo le sofferenze nette delle banche italiane sono diminuite a 53,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 54,5 miliardi di febbraio e scese del 30,3% rispetto a marzo 2017. Negli ultimi 15 mesi il calo è del 38%. Sono i numeri emersi dall’ultimo rapporto mensile dell’Abi. La riduzione è di quasi 35 miliardi (-39%) rispetto ai massimi assoluti toccati a novembre 2015 (88,8 miliardi).
La variazione annua dell’ammontare del totale degli impieghi in aprile è stata di +2,68% e fa segnare il più significativo incremento della variazione positiva del totale impieghi dall’ottobre 2011 (allora +4%). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è ridotto al 3,11% dal 4,89% di dicembre 2016.
I prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese continuano il trend positivo e sono cresciuti in aprile del 2,5% annuo, mentre continua il calo dei crediti in sofferenza, che al netto delle rettifiche sono al 3,11% degli impieghi.