Banca Carige: CET1 visto al 12,5% nel 2018, 480 mln da cessioni e operazione Lme
Elemento portante del nuovo Piano 2017-2020 di Banca Carige è la manovra di rafforzamento della struttura patrimoniale del gruppo. In tal modo l’istituto ligure conta, già a partire da fine 2017, di portare i coefficienti patrimoniali sopra agli attuali target BCE.
Il CET1 fully loaded è previsto salire al 12,5% (senza includere l’ulteriore beneficio potenziale derivante dall’eventuale approvazione dei modelli AIRB) già da fine 2018, grazie all’implementazione di misure già individuate e in corso di definizione quali l’aumento di capitale da 560 milioni di euro da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea Straordinaria degli azionisti convocata per il 28 settembre, di cui 60 milioni di euro riservabile ai destinatari dell’operazione di LME (conversione bond subordinati in bond senior), da realizzarsi entro il 2017. L’aumento è assistito da un accordo di pre-garanzia (soggetto a termini
e condizioni standard per operazioni di questa natura e ad alcune disposizioni specifiche) siglato con Credit Suisse e Deutsche Bank.
Sono poi previste cessioni di asset, tra cui alcuni immobili di pregio, la società di credito al consumo
Creditis S.p.A., la cessione del ramo di business merchant book e la piattaforma di gestione degli NPL. Dalle dismissioni, il cui processo è in avanzato stadio di implementazione, e dall’operazione di LME, che verrà effettuata successivamente a valle dell’Assemblea, è atteso un rafforzamento patrimoniale per oltre 480 milioni di euro.