Azionario Asia: prevale il segno meno dopo minute Fed, Powell non esclude altri rialzi tassi in 2019
Sessione prevalentemente negativa per i listini azionari asiatici, con la borsa di Shanghai che cede l’1,5% circa. Hong Kong -0,84%, Sidney -0,34%, Seoul -0,31%. Eccezione positiva è la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che termina la sessione in rialzo dello 0,11%, a 21.711,38 punti.
La notizia relativa alla decisione del Consiglio europeo di rinviare la data sulla Brexit dal 12 aprile al 31 ottobre non solleva gli animi degli investitori.
Si guarda piuttosto alle minute della Federal Reserve, che hanno indicato come Jerome Powell & Co siano aperti all’opzione di un rialzo dei tassi entro la fine dell’anno. Al momento, si legge nei verbali, non è previsto tuttavia alcun cambiamento.
Si tratta comunque di uno spunto negativo per l’azionario, che era quasi certo che quest’anno la Fed avrebbe fatto una pausa nel suo percorso rialzista dei tassi.
In Cina focus sui dati relativi all’inflazione:
Nel mese di marzo, l’indice dei prezzi al consumo della Cina, importante termometro dell’inflazione, è salito del 2,3% su base annua, in linea con le stime degli analisti e in ripresa rispetto al +1,5% di febbraio. Si tratta del rialzo più forte dall’ottobre del 2018, ovvero in cinque mesi.
Reso noto anche l’indice dei prezzi alla produzione, in aumento dello 0,4% su base annua, in linea con le attese e in crescita rispetto al +0,1% precedente.