Azionario Asia positivo nonostante revisione ribasso Pil Giappone e calo export Cina
Azionario asiatico generalmente positivo, nonostante il dato negativo della bilancia commerciale arrivato dal fronte economico della Cina. Borsa Tokyo in rialzo dello 0,56%, borsa Shanghai +0,57%, Hong Kong continua a scontare gli scontri tra polizia e manifestanti e oscilla al momento attorno alla parità; Sidney +0,01%, Seoul +0,52%.
Le esportazioni cinesi verso il resto del mondo sono scese ad agosto dell’1% su base annua, soffrendo la flessione più forte dallo scorso giugno, quando sono calate dell’1,3%.
Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un incremento del 2%, dopo il +3,3% di luglio.
Giù anche le importazioni, scese per il quarto mese consecutivo, con un calo ad agosto del 5,6% su base annua, lievemente meno rispetto al -6% stimato e invariato rispetto alla flessione di luglio.
Il risultato è che ad agosto, la Cina ha riportato un surplus commerciale di $34,84 miliardi, rispetto al surplus di $45,06 miliardi, e contro i $43 miliardi attesi dal consensus.
Dal dato emerge,a conferma degli effetti negativi dell’escalation della guerra commerciale Usa-Cina, come l’export verso gli Stati Uniti di Donald Trump sia crollato del 16% su base annua, rallentando in modo significativo rispetto al ribasso del 6,5% di luglio. Le importazioni di prodotti americani sono scivolate del 22,4%.
A questo punto, gli analisti considerano probabile l’arrivo di altri assist monetari da parte della People’s Bank of China, ovvero la Banca centrale cinese, che venerdì scorso ha tagliato per la settima volta dall’inizio del 2018 l’RRR, ovvero le riserve che le banche cinesi devono detenere, al fine di liberare ulteriori flussi di liquidità a favore dell’economia.
Focus anche sull’economia del Giappone, dopo la diffusione dei dato sul Pil relativo al secondo trimestre dell’anno, cresciuto a un ritmo inferiore rispetto a quanto emerso dai dati preliminari.
Il Pil del Giappone ha segnato un rialzo, su base annua, pari a +1,3%, rispetto al +1,8% del dato preliminare. Il dato è stato in linea con le attese degli analisti, che avevano previsto un incremento dell’1,3%.
Su base trimestrale, il trend è stato di una crescita dello 0,3%, inferiore al +0,4% precedentemente riportato. A mettere sotto pressione il dato, è stata soprattutto la revisione al ribasso delle spese in conto capitale, salite di appena +0,2% su base trimestrale, rispetto al +1,5% del dato preliminare e al +0,7% atteso in media dal consensus.
Le spese per consumi, che incidono sul dato relativo al Pil per il 60%, sono cresciute dello 0,6%, come nel dato preliminare.
Protagonista alla borsa di Tokyo il titolo Nissan, sulla scia delle indiscrezioni che danno probabile le dimissioni del ceo Hiroto Saikawa – tra i fattori che hanno messo i bastoni tra le ruote alla prospettiva di un deal FCA-Renault-, dopo che il dirigente ha ammesso di aver percepito compensi illeciti. Le quotazioni di Nissan sono scese.