Azionario Asia orfano di Borsa di Tokyo, Shanghai applaude a novità Usa-Cina. Focus su Huawei
Borse asiatiche oggi orfane della borsa di Tokyo, chiusa per festività. Gli altri indici azionari dell’area Asia-Pacifico sono in crescita, con gli investitori che guardano agli sviluppi delle trattative commerciali tra Usa e Cina.
Il segretario al Commercio Usa Wilbur Ross, nello specifico, ha dichiarato che le licenze che permetteranno alle aziende americane di vendere i loro prodotti al gigante cinese delle tlc Huawei saranno concesse “molto presto”.
Da segnalare che Huawei è inclusa nella lista nera del dipartimento del Commercio Usa, il che significa che le società americane possono fare affari con essa solo previa autorizzazione dell’amministrazione Trump.
Ross ha anche affermato che la fase 1 dell’accordo tra Usa e Cina potrebbe essere firmato dal presidente americano Donald Trump e dall’omologo cinese Xi Jinping presto, e ha citato diversi stati americani in cui la firma all’intesa potrebbe essere apposta come Iowa, Alaska, Hawaii o da qualche parte in Cina.
L’indice azionario dell’area MSCI Asia ex-Japan è salito fino all’1% circa.
La borsa di Shanghai è salita fino a +0,90% circa; solido rialzo anche per lo Shenzhen composite, attorno anch’esso a +0,90% nei massimi intraday; a Hong Kong, l’indice Hang Seng index è balzato fin oltre +1,3%, con il titolo della compagnia di assicurazioni per la vita, AIA, avanzato di oltre +2%. Sidney +0,27%, Seoul +1,34%.
Occhio ai dati arrivati dal fronte macroeconomico, in particolare australiano, con l’inflazione dell’Australia misurata dal Melbourne Institute salita a ottobre dell’1,5% su base annua, come nel mese di settembre. Su base mensile, il trend ha replicato anche in questo caso quello del mese precedente, con l’inflazione salita dello 0,1%.
Occhio anche al dato australiano relativo alle vendite al dettaglio, che sono salite a settembre dello 0,2% rispetto al +0,4% atteso dal consensus e il +0,4% di agosto. Esclusa la componente dell’inflazione, il dato è sceso su base trimestrale dello 0,1%, rispetto al +0,3% stimato e in rallentamento rispetto al +0,2% precedente. Il dollaro australiano è ora in crescita nei confronti del dollaro Usa dello 0,12%, a quota $0,692 ma ha perso terreno subito dopo la diffusione del dato.